Percorsi gastronomici

Lug04

Una cucina di antica tradizione che nel corso degli anni ha saputo conservare quel suo carattere ibrido, di arte culinaria di alta classe unita a sapori talvolta rudi della civiltà contadina.

Ricette nobili e povere si inseguono e si mischiano senza soluzione di continuità, si contaminano dando vita ad una delle proposte enogastronomiche più eccentriche d’Italia.
Il Barolo, ovvero il miglior vino italiano e il tartufo bianco d’Alba, sono “la carolina” della cucina piemontese.

Gli antipasti della cucina Piemontese.

E’ un antipasto a rappresentare il tratto più distintivo della cucina Piemontese. Si tratta della Bagna Cauda, minestra, o intingolo, a base di acciughe, aglio e olio. Un sapore forte tipico della regione, seppure gli ingredienti non siano tipicamente piemontesi.

Ancora aglio senza limiti, per la Soma, un altro antipasto molto noto in Piemonte, che viene accompagnato a chicchi d’uva.

Sempre stravaganti, altri due appetizer, a base di carne, rigorosamente cruda, tagliata a fette sottili o tritata cotta nel limone e con grande aggiunta dell’immancabile aglio.

Più delicate le proposte dei fagioli all’astigiana con condimento a base di Barbera e i salamini del Mondrogne nella zona di Alessandria.

I Piatti Tipici Piemontesi.

L’utilizzo del tartufo bianco di Alba nei primi piatti piemontesi da vita ad una serie di golosità senza pari.

Lunghissima la lista di piatti che utilizzano il tartufo come ingrediente principale, anche se i piemontesi ritengono che la migliore espressione avviene nei secondi…

Risotti, tagliatelle, pasta a mano sono tra i più frequenti abbinamenti apprezzabili con il tartufo.

Anche la castagna, costituisce un elemento molto utilizzato nei primi piatti piemontesi, a volte abbinato anche ai funghi o per insaporire minestre, risotti e pasticci.

Tra i primi piatti più caratteristici, ma molto particolari, c’è la Brudera, un risotto in brodo con carne e sangue di maiale e carne di gallina.

Altra portata sui generis è lo Sciüghèt, una minestra con latte e vino rosso, nella quale viene aggiunta farina per una consistenza più solida.

Da non perdere anche la Paniscia di Novara, risotto cucinato con l’utilizzo di diversi tipi di carni di maiale e con i prodotti dell’orto.

Per i secondi piatti, apertura dedicata al brasato al Barolo, manzo cotto con verdure e spezie, tra cui ginepro, cannella, rosmarino e rosolato con una cospicua quantità di Barolo (attenzione, però, spesso si preferisce il Barbera, buon vino ma la differenza si nota).

Il coniglio all’astigiana è un’altra caratteristica portata, anche qui troviamo il vino a fare da complemento per la cottura.

I formaggi costituiscono nel pasto piemontese interessanti varianti ai secondi. Si segnala il Bra, che prende il nome dalla città di produzione, a pasta morbida o dura secondo la stagionatura, dal sapore deciso e caratteristico.